Uno zinzino di Zen

Giovanni Mariotti, noto ai più per essere l’autore di Storia di Matilde, che Pietro Citati salutò alla sua pubblicazione presso Adelphi come “il più bel romanzo scritto in Italia negli ultimi vent’anni”, oltre che di altri libri soprattutto presso le case editrici Anabasi ed Et Al. Tra il 1976 e il 2008 ha scritto anche per i giornali (il Corriere, L’Espresso, la Repubblica). Da cinquant’anni collabora con la casa editrice Franco Maria Ricci: a lui la casa editrice deve in qualche modo la sua stessa voce, attraverso almeno diverse decine di titoli, introduzioni, curatele, articoli, brevi saggi, note a margine, frasi pubblicitarie. Ben si confanno quindi alle proporzioni minute e ai toni timidamente aforismatici cui Mariotti ci ha abituati i testi di queste pagine, brevi e desiderosi d’esser minuti. Il libro è quindi una raccolta di irrilevanze, una visione delle cose che lo scrittore, col suo ben noto understatement, vorrebbe amichevolmente suggerire anche a quanti si sentono oggi impegnati a “fare la storia” e/o a “cambiare il mondo”.