Testi di Giuseppe Ricuperati, Massimiliano Caldera, Gabriele Reina
2012 / 334 PAGINE.
Lingua: Italiano
Tra quartieri, chiese, palazzi, sorti a cura di grandi architetti e urbanisti e sotto la sorveglianza dei Savoia, si traccia il ritratto di una città allo stesso tempo industriosa, moderna, fulcro di una vivace attività intellettuale.
Più che alla nostra penisola, per secoli Torino sembrò appartenere a una fascia ibrida e bilingue, per metà cisalpina e per l’altra transalpina, i grandi momenti che determinarono l’identità italiana (l’età dei Comuni, il Rinascimento...) la sfiorarono appena; eppure, venuto il momento, toccò a lei fare l’Italia. Proprio dal versante transalpino provenivano i Savoia, la dinastia che, nella seconda metà del Cinquecento, ne fece la sua capitale, ampliandola.
Il volume porta il lettore alla scoperta della città, con facciate a sipario increspate dalle brezze del barocchetto e del Rococo, interni decorati da un esercito di menusieri, ebanisti e stuccatori finissimi e un’anima operosa e alacre.
Accompagnato dai testi di Giuseppe Ricuperati, Massimiliano Caldera, Gabriele Reina e da un’antologia di testi accuratamente selezionati da Caterina Napoleone, il lettore si avventura quindi nel reticolo delle strade diritte, che a qualcuno potrebbero apparire opera di un Haussmann di provincia, e invece deriva direttamente dall’impianto ortogonale degli antichi accampamenti romani, tra i portici, le pasticcerie dalle scritte dorate, certe architetture capricciose, i belvedere scenografici.