Roma

Questo volume, che raccoglie i ritratti degli imperatori romani, è contemporaneamente un periplo che abbraccia alcuni secoli della storia di Roma, e un’imponente collana di volti, l’album di tutta una classe dirigente, da Augusto a Costantino. A dominare sono le rughe, e una profusione di riccioli. Su alcune facce è possibile leggere la fatica del potere; su altre, i sogni e le fantasticherie, i fasti e le nefandezze. Vi sono adolescenti dalle labbra sensuali e dalla peluria appena fiorita, candidi e maliziosi come quelli che Pier Paolo Pasolini andava a fotografare nelle borgate; e uomini smagriti e un po’ invecchiati, che fanno pensare a certi modesti artigiani, ancora attivi sino a qualche anno fa nei bui fondaci di Trastevere e del Testaccio. Ad affiancare questa splendida raccolta, un’antologia di testi dovuta alla competenza e al gusto di Caterina Napoleone e Giovanni Salmeri, che farà la delizia di chiunque trovi piacere nell’osservare le fisionomie e immergersi con occhio curioso in vicende, costumi e cronache – a volte pettegole – di quando Roma era la capitale del mondo.