Roberto Capucci

In Capucci non si leggono le variazioni frenetiche delle “tendenze”; c’è invece una continuità stilistica che rende difficile datare esattamente un suo abito. Dietro le sue creazioni c’è un’unica continuità estetica libera dalle influenze del gusto; mentre c’è chi si ispira un anno all’Egitto e un anno al Giappone, una primavera a Mistinguett e un autunno all’Art Nouveau, Capucci si ispira sempre a Capucci. Come per Tiziano si può parlare al massimo di un Capucci giovane e di un Capucci maturo. Come accade per le tarsie, le pietre dure, le vetrerie, le porcellane, i suoi abiti stupiscono e chiedono di essere toccati. Grandissimo fra tutti i sarti, Capucci non appartiene alla sartoria ma all’arte. Un volume alla scoperta delle originali creazioni e della carriera di un artista della moda.