Vladimir Nabokov. Introduzione di Vladimir Nabokov
1974 / 368 PAGINE.
Lingua: italiano
Re, Regina, Fante, secondo romanzo in russo di Nabokov, confessa una tenera influenza di Anna Karenina e un deliberato tributo a Flaubert; qua e là occhieggiano anche Balzac e Stendhal, per nulla a disagio nella Berlino Anni Venti.
Nell’universo creativo di Nabokov questa seconda prova di scrittura nasce due volte e a quarant’anni di distanza — all’origine in russo e dopo in inglese — un lasso di tempo (1928-1968) che permette allo scrittore di appianare transizioni inopportune e sviluppare acrobazie verbali, giochi di prestigio e sottili corrispondenze per raccontare una liaison incestuosa che si consuma in una Berlino immaginaria e a tratti alienata. Del resto, la presentazione dei suoi personaggi come carte da gioco e poi come manichini di negozio, è già abbastanza disumanizzante. Di tutti i suoi romanzi viene considerato dall’autore stesso il più “allegro” proprio per quella propensione di dare libero sfogo alla sua fantasia nella rappresentazione, che oscilla tra il satirico e il comico, di quello che all’epoca era un adulterio borghese appena scandaloso. Lo stesso Nabokov cita Anna Karenina e Madame Bovary come precursori letterari di un tema che era diventato abbastanza comune quando egli tentò di dargli nuova vita.