Testi di: Giuseppe Strappa, Giorgio di Giorgio, Manuela Del Bufalo, Maria Grazia Flaccomio, Bruno Principe e Antonella Riccardi
1996 / 216 PAGINE
Questo libro cataloga e illustra per la prima volta un immenso patrimonio artistico finora ignorato: i palazzi postali d’Italia progettati da grandi architetti, costruiti dall’epoca umbertina agli anni Trenta e ricchi di opere dei maggiori artisti di allora.
Se le comunicazioni che si sovrappongono e si intersecano in una struttura di relazioni sempre più complessa rappresentano il nodo simbolico e funzionale intorno al quale ruota buona parte delle trasformazioni della città europea alle soglie della modernità, le strutture postali costruite dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra costituiscono una delle testimonianze più significative della travagliata fase di transizione verso la metropoli contemporanea. Dietro grandi facciate di misurata monumentalità, i palazzi postali nascondono il dinamismo della città moderna, il vortice incessante delle corrispondenze in arrivo e in partenza. Il libro esplora i grandi edifici postali moderni, che pongono ai progettisti in forme inedite, l’antico problema del rapporto fra innovazione del tipo edilizio e permanenza del tessuto storico.