Voltaire. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1979 I ed. .
Lingua: italiano
I lucidi racconti di Voltaire sono puri ed elevati giochi che non esigono credulità ma una volontaria e gioiosa partecipazione.
Il primo racconto qui presentato, Memnon o La saggezza umana, riferisce le prevedibili sventure di un giovane “che concepisce l’insensato progetto di essere perfettamente giudizioso”. Un altro, I due consolati, è la parodia di un certo trattato di Seneca. Storia dei viaggi Scarmentado esaurisce la geografia di alcuni continenti in un divertente catalogo di intolleranze e torture. L’ambito abbracciato da Micromegas è ancora più ambizioso, e amplifica in maniera astronomica le peripezie di Gulliver. Il tema di Il bianco e il nero è il conflitto tra l’angelo buono e l’angelo cattivo, attraverso vertiginose trasformazioni che riflettono gli avatar della dottrina pitagorica e delle mitologie dell’Indostan. Voltaire, in quasi tutti i suoi racconti, usa la geografia delle Mille e Una Notte e dell’antichità, ma il lettore non tarda ad avvertire che Babilonia significa Parigi e che i brahmani o druidi sono i prelati della Chiesa di Roma. Negli altri racconti di questo volume, Voltaire dirige dall’esterno l’azione, come un ironico spettatore che non si compromette; in quest’ultimo si lascia trascinare dalle sue appassionate vicende, come se sapesse che sogna e accondiscendesse, con gioia o pietà, a continuare a sognare.