Made in Milano

All’epoca dei Visconti e degli Sforza nuove attività commerciali e importanti innovazioni in ambito agricolo resero Milano prospera, così già nel Cinquecento, divenne il luogo degli acquisti lussuosi e raffinati delle corti. Le fascine del gelso, cariche dei piccoli bachi da seta, fornivano la materia prima per la produzione di sete preziose, fiore all’occhiello della manifattura milanese. Non solo filande, ma anche molte botteghe artigiane milanesi avevano grande fama da un capo all’altro d’Europa. Negroli, Missaglia, Piccinino erano gli artefici di una haute coûture che non trattava tessuti delicati, ma ferro, bronzo e altri metalli. In occasione di cerimonie, parate, ingressi trionfali, le loro armature erano un must. In altri fondaci s’intagliavano pietre dure, s’incidevano cammei, si fabbricavano vasi di cristallo di rocca o si tessevano broccati per eleganze sacre e profane, mescolando a sete lombarde oro e argento. Vasi in cristallo di rocca finemente lavorati, cammei, armature accuratamente intarsiate, tessuti, sfilano pagina dopo pagina, accompagnati da testi esplicativi firmati dai maggiori connaisseurs e specialisti internazionali.