Giovanni Papini. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1975 I ed. .
Lingua: italiano
Il Papini fantastico che Borges ripropone è una sorpresa per il pubblico italiano. Questi racconti provengono da un’epoca in cui l’uomo si reclinava sulla melanconia e sui crepuscoli, ma melanconia e crepuscoli non sono scomparsi.
Papini fu inguaribilmente un poeta e i suoi eroi, sotto molteplici nomi, sono proiezioni del suo io. Due immagini in una vasca rinnova la leggenda del doppio. Storia completamente assurda è infedele al proprio titolo. Una morte mentale espone un metodo personale di suicidio. L’ultima visita al Gentiluomo Malato presenta in modo intimo, nuovo e triste il secolare sospetto che il mondo altro non sia che i sogni di un sognatore segreto. Non voglio più essere quello che sono è l’espressione perfetta di un anelito che tutti gli uomini hanno sentito e che nessuno ha mai scritto. Chi sei? riferisce la scoperta atroce che non siamo nessuno, fuori dalle nostre circostanze e dalla certezza illusoria che ci danno gli altri, che anch’essi sono nessuno. Un’altra scoperta, quella dell’anonimo e generico individuo che è l’uomo comune, ci aspetta ne Il mendicante di anime. Il suicida sostituito narra l’inutile sacrificio di un uomo, che a trentatré anni volontariamente muore per un altro. Due idee si uniscono in Lo specchio che fugge: quella del tempo che si arresta e quella della nostra vita pensata come un’insoddisfatta e infinita serie di vigilie. Il giorno non restituito è un altro gioco col tempo, un gioco nostalgico e angoscioso, come tutti quelli di Papini.