A cura di Gianni Guadalupi. Testi di Luis Lecomte S.J., La Barbinais Le Gentil, Jules Itier, B.C. Henry, Paolo Zappa
1994 / 208 PAGINE.
Lingua: italiano
L’impatto dei Diavoli Bianchi con i grandi porti della Cina meridionale: infidi mandarini, curiosi generali, bonzi ostili, pirati marittimi e fluviali.
Ling-Nam (“A sud dei Monti”) era il nome che i cinesi davano alla parte meridionale del Celeste Impero. Sotto l’egida di questo bel bisillabo dal suono arcano è stato radunato un piccolo florilegio di testi e di immagini sulla Cina marittima. I porti estesi dal golfo del Tonchino alla foce dello Yang-Tzè-Kiang furono i primi, nel Cinquecento, a veder comparire i Diavoli Stranieri giunti da paesi insospettati situati all’estrema periferia del mondo, laddove, secondo il Libro dei monti e dei mari compilato da un anonimo Plinio cinese, c’era gente pericolosissima, forse tricefala e certo antropofaga.