A cura di Gianni Guadalupi. Testi di Hardwicke-Webb-Moorcroft-Fraser, A.H.S. Landor, Edmund Candler, William Montgomery McGovern
1988 / 220 PAGINE.
Lingua: italiano
La Città Proibita e i misteriosi recessi del Tetto del Mondo: luoghi sacri ed inaccessibili, nevi eterne, briganti infidi, lama reincarnati: la scoperta del Tibet nelle pagine di chi riuscì a violarne i segreti e soprattutto di chi non vi riuscì.
Il mistero tibetano esercitò sull’Occidente un fascino ancora oggi non del tutto spento. Sul finire dell’Ottocento, l’uomo bianco intento a catalogare il mondo aveva lasciato ben pochi enigmi irrisolti. Insieme all’Antartide, i cui austeri segreti attizzavano gli istinti competitivi degli esploratori, il Tibet era l’unica regione del mondo il cui accesso fosse ancora proibito agli europei; e le scarsissime notizie che si avevano su di esso, invece di suggerire ragionevolmente che non doveva esserci nulla di particolarmente interessante, eccitavano ancor più la curiosità.