Franz Kafka. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1978 I ed. .
Lingua: italiano
L’avvoltoio, breve racconto pubblicato nel 1920, che descrive una vicenda surreale rivela, insieme agli altri racconti contenuti in questa raccolta, l’abilità di Kafka in questo tipo di narrazioni.
La più indiscutibile virtù di Kafka è l’invenzione di situazioni intollerabili. Per l’incisione perenne gli bastano poche righe. L’elaborazione, in Kafka, è meno ammirabile dell’invenzione. Di uomini non ce n’è che uno, nella sua opera: l’Homo domesticus, bramoso di un posto, sia pure umilissimo, in un Ordine qualsiasi dell’universo, in un ministero, in un manicomio, in carcere. L’argomento e l’ambiente sono l’essenziale; non le evoluzioni della favola né la penetrazione psicologica. Di qui il primato dei suoi racconti sui suoi romanzi. Franz Kafka inaugurò una specie famosa del genere fantastico; in quelle indimenticabili pagine l’incredibile sta nel comportamento dei personaggi più che nei fatti.