FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
Franco Maria Ricci Editore
La Biblioteca di Babele
10056

L’amico della morte

Pedro Antonio de Alarcón. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1978 I ed. . Lingua: italiano
Della copiosa fatica letteraria di Alarcón sono qui presentati due racconti da Narraciones inverosìmiles: L’amico della morte e La donna alta, leggende che Alarcón udì dalle labbra dei caprai di Guadix.
Di famiglia nobile e decaduta, Pedro Antonio de Alarcón nacque a Guadix nel 1833. I suoi primi anni vacillano tra la teologia e il diritto, ma fu la letteratura ad attrarlo definitivamente. La sua educazione, come tutte le educazioni autentiche, fu quella appassionata e arbitraria dell’autodidatta; le liquidazioni delle biblioteche dei conventi saziavano la sua curiosità mai soddisfatta. La Spagna, che ispirò tanti e famosi scrittori romantici, produsse poveri e tardivi riflessi di quel movimento: Pedro Antonio de Alarcón costituisce, insieme a pochi altri, un’onorevole eccezione. L’immagine de La donna alta assediò, senza dubbio, la mente di Alarcón, e figura parimenti, nobilitata del suo carattere demoniaco nell’altro racconto L’amico della morte. Questo nella prima metà corre il rischio di sembrare una irresponsabile serie di improvvisazioni; man mano che trascorre, comproviamo che tutto, fino allo scioglimento dantesco, è deliberatamente prefigurato nelle pagine iniziali dell’opera.
Franco Maria Ricci Editore
Franco Maria Ricci Editore