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Franco Maria Ricci Editore
La Biblioteca Blu
9614

La guerra dei Turcomanni

Arthur de Gobineau
1972 / 88 PAGINE. Lingua: italiano
Ironico e crudele, Gobineau scrive una satira delle nequizie umane. Narrando l’odissea di un soldato iraniano, disegna un mondo arcaico, un lembo della civiltà dei Poveri cui l’anima islamica, fatalista e mutevole, ha dato congeniale espressione.
Questo picaresco racconto del famigerato diplomatico e scrittore francese Joseph Arthur de Gobineau attraverso le avventurose vicende di un soldato iraniano caduto prigioniero dei Turcomanni, rappresenta a ben vedere l’universale odissea dei poveri costretti, per sopravvivere, a ricorrere a tutte le astuzie dell’arte di arrangiarsi, in un rassegnato fatalismo tutto orientale che non conosce ipotesi di riscatto. Eppure, in questa cornice priva di ideali, tra frodi, astuzie, inganni, furbizie e menzogne le vicende rocambolesche di Aga, questo il nome del protagonista col quale l’autore simpatizza empaticamente, non mancano di suscitare il sorriso nel lettore, grazie all’umorismo e all’ironia con cui sono trattate. Sotto un altro aspetto il libro mostra in atto lo scontro tra la civiltà urbana e mercantile iranica e quella nomade e razziatrice turcomanna, osservato con sguardo acuto e insieme malinconico dal rappresentante consapevole di quella civiltà europea destinata in ultimo a imporsi.