Charles Nodier. Introduzione di Pietro Citati
1973 / 288 PAGINE.
Lingua: italiano
Sorta di epica sonnambula e di pigro catalogo dell’immaginario e del potere, La Fata delle Briciole ha al suo centro, come uno stemma, la figura della Regina di Saba, simbolo della Donna e dell’Oriente, fonte di magie e patrona di ogni surrealismo.
Se Charles Nodier fosse vissuto nell’antichità, sarebbe stato uno di quegli eccessivi, capricciosi e poetici eruditi, che raccolsero notizie di ogni sorta nei loro zibaldoni. Nato alla fine del diciottesimo secolo, quando una miriade di libri copriva di una polvere febbrile il volto dell’universo, Nodier diventò uno dei più appassionati bibliotecari e bibliofili del suo tempo. Quando scrisse La Fata delle Briciole, cercò di decorare e ironizzare le sue fiabe come uno scrittore barocco, le rese interminabili e stravaganti come racconti orientali, buffonesche ed esoteriche come Il flauto magico e le colorò con i pittoreschi luoghi comuni della mitologia romantica.