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Franco Maria Ricci Editore
La Biblioteca Blu
9756

Il nipote di Rameau

Denis Diderot. Introduzione di Andrea Calzolari
1973 / 232 PAGINE. Lingua: italiano
Esaltato da Goethe e Hegel, Il nipote di Rameau è un perfetto “antiromanzo” che esprime le contraddizioni fondamentali dello spirito borghese. È uno dei capolavori narrativi di Diderot, uno scrittore che si torna a leggere in maniera appassionata.
Il nipote di Rameau è uno dei luoghi di maggior tensione intellettuale e di più felice invenzione letteraria dell’intera cultura settecentesca, in cui l’accattivante disinvoltura dello stile diderotiano potrebbe far dimenticare che questa, che è sembrata a lungo soltanto una audace e corrosiva tranche de vie settecentesca, è stata in realtà un prodotto esemplare della letteratura illuministica, una letteratura che si diceva “filosofica”. L’opera è un dialogo tra due personaggi, Io e Lui, che rappresentano rispettivamente il filosofo nella sua veste pubblica e un artista bohémien che vive facendo il ruffiano e il parassita e che, con le proprie ciniche argomentazioni, sa mettere a dura prova le buone intenzioni dell’anima bella, del filosofo materialista che affida la propria moralità alle precarie risorse della sensibilità morale. Impotente a risolvere sul piano teorico il dilemma etico, Diderot ha affidato la sua ricerca alla rappresentazione estetica, mettendo a confronto due personaggi e cercando di dipanare il filo secondo la logica del comportamento umano.