Jacques Cazotte. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1978 I ed. .
Lingua: italiano
Scritto in una prosa chiara, ha un intreccio che vira al fantastico. Lo stile, deliberatamente frivolo, gioca col terrore ma non si propone mai di allarmare il lettore.
Dividere in secoli la storia non è meno arbitrario, forse, che dividere in punti lo spazio e il tempo, ma queste unità sono archetipi che ci aiutano a immaginare, e ogni secolo ci propone un’immagine coerente. L’ammirevole secolo diciottesimo fu il secolo della ribellione. Forse non è inutile ricordare che fu anche il secolo che inaugurò il vasto movimento romantico. Questo ambiguo carattere si riflette ne Il diavolo in amore di Cazotte.
L’argomento di Cazotte non si riduce a un artificio del Demonio che assume forma di donna per impadronirsi di Alvaro; il Demonio, irretito nel suo stesso gioco, si innamora di Alvaro, come se la fugace mascherata avesse trasformato la sua essenza, fino a mutarlo nella vera e appassionata eroina dell’opera. Nulla rimane in Biondetta della mostruosa apparizione che risponde all’esorcismo di Alvaro tra le rovine dei Portici e gli dice in italiano: Che vuoi? La maschera è il volto; la satanica seduttrice è la sedotta, e continuerà a esserlo, ansiosa e lamentevole, nel corso della trama, così piena di episodi idilliaci.