La Biblioteca di Babele
10073 Il delitto di Lord Arthur Savile
Oscar Wilde. A cura e con un'introduzione di Jorge Luis Borges
1981 I ed. .
Lingua: italiano
Dotato, tra le altre cose, di una peculiare ironia malinconica, Wilde pur apparendo frivolo era estremamente profondo ed è questo contrasto che si riflette in questa raccolta di racconti.
Come The Importance of Being Earnest, Il delitto di Lord Arthur Savile è molto graziosamente al di là del Bene e del Male. Si tratta della storia di un assassino, ma l’atto viene perpetrato in un mondo che per la sua stessa frivolezza non è meno reale di quello, deliberatamente fantastico, delle Mille e Una Notte. Per accentuare questo paragone sarebbe il caso di aggiungere che tutto il racconto, che si svolge in una Londra onirica, simile a quelle di Stevenson o Chesterton, è retto dal concetto islamico del Destino. Come nelle sue commedie mondane, Wilde ci presenta personaggi stupidi, ma la loro stupidità è epigrammatica, poiché sono ameni travestimenti dell’autore. Il tema di Il fantasma di Canterville appartiene al romanzo gotico, ma, fortunatamente per il lettore, lo svolgimento non lo è. In questo divertente racconto, gli americani non prendono sul serio il fantasma, e né i lettori né Wilde prendono sul serio gli americani. Il Principe Felice, L’usignolo e la rosa e Il Gigante Egoista sono fiabe, non concepite in maniera genuina di Grimm, ma in un modo sentimentale che ricorda Hans Christian Andersen, imbevute però di quell’ironia malinconica che è attributo peculiare di Oscar Wilde.