Anonimo. Testi di: Francesco Zambon, Umberto Eco
1974 / 256 PAGINE.
Lingua: Italiano
Libro edificante ieri, a specchio di un universale Libro sacro, il bestiario è oggi uno di quei luoghi di sorpresa e di insana curiosità che permettono all’uomo di prendere svago di sé e del più insistente dei suoi destini: la produzione del senso.
Nei corpi degli animali, così infinitamente silenziosi per noi e come sigillati nel Non Pensiero, l’uomo del medioevo scorgeva non solo stemmi di geografie favolose ma geroglifici del Cosmo e della Verità. Poteva così accadere che nella pantera soave, dal fiato aromatico, vedesse figurato Cristo e nelle bestie brulicanti in selve, deserti e capitelli, i due partners, divino e diabolico, che, in rissa perenne, si contendono l’anima degli uomini. Una presentazione di Umberto Eco, e una nota ostinatamente e deliziosamente dotta di Francesco Zambon, introducono questa prima traduzione italiana, opera di Silvia Ponzi, del Bestiario del XII secolo conservato a Cambridge: la più ricca, completa e limpida compilazione zoologica del Medioevo, meravigliosamente illustrata.