Pierre Jean Jouve. Introduzione di Jean Starobinski
1974 / 224 PAGINE.
Lingua: italiano
Scritto da un poeta presago sul declinare degli Anni Venti, Ecate, è, in una cornice mondana che largamente attinge all’incantevole e torbida epica libertina della Mitteleuropa, un’anatomia dell’Europa e delle sue segrete forze di distruzione.
Il libro all’epoca in cui uscì per la prima volta (1928) era un romanzo contemporaneo: la sua eroina, Catherine Crachat, è un’attrice cinematografica. A prima vista Ecate colpirà per certi tratti stilistici che appartengono alle arti di quel periodo: linearità, concisione, frasi spesso ellittiche, e l’azione, inscritta in immagini intense, organizzata per capitoli sequenza, rivela in certa misura l’influenza delle tecniche narrative del cinema dell’epoca. In superficie, un romanzo di costume condotto a spron battuto, una cronaca sentimentale e scandalosa, l’agitarsi di alcuni esseri che falliscono la loro vita in ambienti falsi e seducenti. Sotto si muovono altre forze: rivolte operaie e soprattutto potenze psichiche.