A cura di Gianni Guadalupi. Testi di J.A. Longworth, Vasilij Vereščagin, Essad Bey
1988 / 242 PAGINE.
Lingua: italiano
Il Caucaso ottocentesco: un mosaico di tribù selvatiche e cavalleresche impegnate in una secolare guerra con l’Orso Russo.
Con l’impavido sprezzo della realtà che ispirò le più belle pagine di Gogol’, la burocrazia russa del primo Ottocento denominava “territori soggiogati” una vasta ellissi di monti, foreste e pascoli che occupava la metà occidentale del Caucaso e apparteneva a una miriade di piccole tribù. Le quali, ignorando d’essere state sottomesse da un decreto emanato a San Pietroburgo, costringevano lo zar a mantenere sul piede di guerra un’armata di centocinquantamila uomini di qua e di là dal massiccio caucasico, dove calavano sovente a predare i beni dei soggiogatori. In questo volume tre personaggi raccontano le loro avventure lungo i perduti territori del Caucaso, imbattendosi spesso nella curiosa conoscenza dei circassi, gruppo etnico delle regioni a nord-ovest del Caucaso.