Varia
245 Carlo Mattioli
Testi di Vittorio Sgarbi, Marco Vallora, Marzio Dall’Acqua, Enzo Bianchi
2017 / 232 PAGINE.
Lingua: Italiano
Attraverso una scelta dei risultati più alti, il libro mira a dare risalto alle straordinarie riproduzioni delle opere di Carlo Mattioli, conservando il profumo seducente ed elusivo di un carattere appartato e incline alla contemplazione.
Secondo gli Orientali esiste una forma di meditazione (in sanscrito dhiana) che si pratica concentrando l’attenzione su un oggetto, naturale o creato dall’uomo; è il silenzio, la tranquillità di questa forma di meditazione che si coglie nelle opere di Carlo Mattioli, come nelle opere di Giorgio Morandi. Mattioli, nato a Modena nel 1911 e per il resto della vita parmigiano, ci appare oggi come una delle figure più rilevanti, nella vicenda dell’arte italiana del secondo Novecento. Molti i cicli a cui lavorò: gli Alberi, i Muri, le Pinete, i Cieli, le forme biancheggianti delle Apuane…
Un artista essenziale, Mattioli, contemplativo, ma affascinante nella sua sobrietà, una pittura al limite della sinestesia, che riesce a catturare profumi, materia, atmosfera, ma in grado di farsi carico anche di forti suggestioni letterarie, derivate dalla conoscenza e dalla frequentazione di poeti e letterati come Luzi, Bertolucci, Testori e Garboli. Frutto dell’impegno dell’Archivio Mattioli, il catalogo completo dei suoi dipinti è stato compilato; il progetto, parallelo, di Franco Maria Ricci è la realizzazione di questo volume, in cui è presentata un’accurata selezione degli oli più belli di Mattioli, riprodotti a pagina piena.