Testi di: Vittorio Sgarbi, Lionello Puppi
1984 / 136 PAGINE.
Lingua: Edizione bilingue italiano/inglese
Sono assai rari i casi in cui la storia di un edificio si identifica in modo così totale e assoluto con una persona com’è nel caso di Ca’ Dario a Venezia. Giovanni Dario la fece costruire a partire dal 1486 ed essa ne è lo specchio.
Nel panorama variegato e assai complesso dell’architettura civile veneziana del Quattrocento, Ca’ Dario costituisce un’apparente eccentricità. Entro quella dimensione inquieta e fatta – nell’ordine lessicale, grammaticale, sintattico, d’ostinata persistenza di ardimentosi gotici ricami, di tenaci tensioni ad agganciare e a impalcare la lezione geometrico-prospettica dei Toscani, di incroci estenuanti tra nostalgie bizantine e sogni di classica restitutio, l’edificio insolito rivendica una condizione atipica e irriducibile al contesto pur tanto capace. Il libro svela come l’edificio celi, nella suo affascinante eclettismo, un filo rosso di coerenza, ricomponendone le vicende ed analizzandone la storia.