Umberto Eco. Testi di: Luis Vázquez de Parga Iglesias, Umberto Eco
1973 / 176 PAGINE
Beato, abate di Liébana, scrisse nel VIII secolo un commento all’Apocalisse. A sua volta Umberto Eco scrive un Commento al commento, illustrato dalle miniature di un raro manoscritto mozarabico.
Favorito dalle paure del millennio che finiva, Beato, abate di Liébana e vescovo visigoto, scrisse nell’ottavo secolo un oscuro e lampeggiante commento all’Apocalisse, che divenne un certo bestseller tanto da venire copiato innumerevoli volte nei due secoli successivi da artisti e amanuensi. Nacquero così i Beati la cui fortuna continuò oltre il Mille e che divennero le fonti iconografiche più importati per i marmorini romanici e per i costruttori delle grandi cattedrali. Questo volume riproduce le miniature del più splendido tra i Beati: quello di Fernando I e Sancha d’Aragona, conservato con la segnatura VIT 14-2 nella Biblioteca Nazionale di Madrid. Mentre altri manoscritti sono stati riallacciati dagli studiosi ad archetipi paleocristiani ripresi dall’arte carolingia, il codice di Fernando I e Sancha appartiene completamente al clima mozarabico. La miniatura è spesso sparita in zone cromatiche astratte e vivacissime e le immagini, lontane da ogni naturalismo, propongono forme ed animali orientaleggianti ed esotici. Il Commento del chierico di Liébana, fatalmente datato, è sostituito in questa edizione dal testo di Umberto Eco, la cui doppia competenza di semiologo e medievalista sfocia in un lucido ed elegante commento al Commento.