Attraverso l’alternanza di crisi e idilli, di pratiche orgiastiche, morti iniziatiche e visioni, si delinea, nel mondo della banalità contemporanea, la mitologia e la genealogia di una Religione della Madre che è oggi, forse, l’oscuro sogno di molti.
A. viene definito dall’autore un romanzo privo di valore letterario, che però porta al suo interno temi vivi, presentati in una forma estremamente semplificata, è un tentativo di delineare la mitologia e la genealogia di una religione materna, ispirato dal Rousseau di Jean Jacques juge de Rousseau, dal Fourier de Il nuovo mondo amoroso e infine il Bachofen per le profonde comprensioni de mito materni nei primi capitoli della sua opera sul matriarcato. Un romanzo scritto nel 1971 che a un futuro esploratore possa apparire come lo sbiadito presagio di pensieri, valori e teofanie familiari.